Guerra dei passi carrai, oggi summit “indignato”

«Ormai siamo più di settecento – fa sapere il presidente Luciano Soffiato (in foto) – Tutti cittadini che vivono lungo la Romea, la Postumia, la Pontebbana, l’Adriatica o la Valsugana, chiamati dall’Anas a pagare, in alcuni casi, migliaia di euro per entrare e uscire dalla propria abitazione o attività. Oltre alla buona volontà delle Province, dei Comuni del Veneto e della Regione, da Roma non è ancora pervenuta una soluzione. Non si può aspettare ulteriormente».
L’ordine del giorno prevede l’aggiornamento sull’iter del ricorso depositato alla Corte europea e un dibattito tra le forze politiche, le associazioni di categoria e gli iscritti. «Abbiamo invitato consiglieri provinciali, parlamentari e i sindaci dei Comuni limitrofi – continua Soffiato – Contiamo in una presenza numerosa per stabilire le prossime iniziative».
L’ennesima proposta, intanto, ieri è arrivata dal senatore Maurizio Fistarol di Verso Nord. «Basterebbe che le multe elevate sulle strade statali, anche se a farle sono i vigili urbani, andassero allo Stato – ha illustrato il politico – In questo modo gli introiti delle sanzioni potrebbero finire nelle casse di Anas e andare a riempire il vuoto che si creerebbe se la tassa sui passi carrai venisse eliminata».
Solo qualche mese fa la parlamentare del Pd, Margherita Miotto aveva presentato un emendamento dove suggeriva di utilizzare una parte dei proventi dei nuovi pedaggi autostradali per compensare parzialmente le ingenti somme addebitate ai cittadini titolari dei passi carrai in questione. E a luglio anche l’Udc Antonio De Poli aveva lanciato l’appello affinché la norma venisse abrogata.
28/10/2011
IL GAZZETTINO DI PADOVA
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